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martedì 4 febbraio 2014

La Resistenza che non si poteva dire

Riesumato nel 2001, su impulso dell’allora presidente Ciampi che volle “ricostituire” una memoria unificata della Resistenza, finalmente pacificata, è stato per mezzo secolo l’unica testimonianza dell’eccidio di Cefalonia. Dei 12 mila fanti, alpini, artiglieri, carabinieri, marinai, che i tedeschi fecero prigionieri dopo l’8 settembre, e poi trucidarono nelle forme più barbare. Prima – prima di Ciampi – non se ne poteva parlare.
Venturi, avendo abiurato al Pci nel 1958 (per questo rimosso, subito e per sempre, dall’olimpo letterario), scrisse per prima cosa questo romanzo della Resistenza militare. Rispetto alle ricostruzioni documentarie successive ha meno particolari agghiaccianti, ma il racconto della barbarie c’è tutto.
Marcello Venturi, Bandiera bianca a Cefalonia

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