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sabato 28 marzo 2015

La Repubblica della Destra

Si manifesta nel disarmo una destra ex missina che è il filo invisibile della Seconda Repubblica. Passera viene allo scoperto, che dialogava in segreto con Di Pietro quando era l’assistente di De Benedetti. Lo stesso Passera poi posto da Fini a capo delle Poste. E da Napolitano a garante da destra del tecnocrate Monti. Con i tanti giudici che si sapevano di Fini alla Procura di Milano, e a capo di varia Procure, da Palmi a Pescara e a Firenze. Nonché in Cassazione. Con l’asse ieri Davigo-Bongiorno sul delitto di Perugia. E innumerevoli ufficiali superiori e generali, tra i Carabinieri e la Guardia di Finanza..
Una destra che non ha creato nulla, pur avendo governato molto. Disseminata, litigiosa (Travaglio in lite con DAvanzo, Storace con Fini, Fini con tutti) e tuttavia collegata, nella politica, il giornalismo (sono stati e sono ex Msi i cronisti principe della demolizione, nei migliori giornali, collegati all’apparato repressivo), la Funzione Pubblica. Di ex goliardi del Fuan. Ma anche di occhiuti operatori dell’ordine che dopo venti anni, quasi venticinque, presentano un paese in disordine, e a sentire loro ingovernabile. Succede quando la storia non fa giustizia.

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