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giovedì 5 novembre 2015

La mafia a Roma

È squallido, prima che riprovevole, che i politici del Pd rinviati a processo per Mafia capitale siano esentati, tutti, dall’addebito di associazione mafiosa. Dei politici l’associazione ce l’ha solo con Luca Gramazio, che è in realtà un prestanome del padre Domenico, ex senatore dell’ex Msi, oggi forse più potente di allora. È squallido anche che il commissario prefettizio si costistuisca parte civile solo contro gli indagai di associazione mafiosa, cioè non contro i politici dem. Un prefetto che fa quello che detta Renzi, non ci mette nemmeno le virgole.
Tutto è squallido i questa vicenda. Nel rito accusatorio di Pignatone e Prtestipino si può andare a processo, dopo undici mesi di carcere, senza mai avere visto un giudice. Mentre l’imputato dovrebbe vederlo il giorno dopo l’arresto. Nel caso sono Carminati e Buzzi, due che non sono simpatici – figurarsi, due ex galeotti che si volevano imprenditori, pussa via! Direbbe il marchese del Grillo. Si vede che Pignatone e Prestipino vanno a simpatie.
Al processo, al primo atto, in pochi minuti, il tempo di scrivere le sentenze, la giudice romana Anna Criscuolo se n’è lavato le mani. Tutti quelli che Pignatone e Prestipino le hanno mandato per mafia li ha condannati per mafia. Senza imputargli un qualche atto di violenza, una intimidazione, una minaccia. Anzi gli ha raddoppiato le pene. Il codice? Che c’entra il codice.
Ma il massimo della pena che Criscuolo è riuscita a mettere su, forse per la fretta, sono cinque anni. Dobbiamo considerare la mafia decaduta? Perlomeno nella considerazione dei giudici, perché la mafia il codice la punisce severamente. O quella romana è annacquata?

Ps. Invece del rito accusatorio, previsto dal codice da una trentina d’anni, i giudici italiani applicano tranquillamente il rito inquisitorio, con intercettazioni a strascico da passare ai media, provviste di trascrizioni opportunamente sceneggiate come in un copione teatrale, nonché di titolo, occhiello e sommario giornalistici, e carcerazione a volontà. Tutto questo non è illegale solo in Italia. Cioè, si fa solo in Italia. Dove si dice che i giudici tengano il Pd e i presidenti della Repubblica del Pd per le palle. Ma ce le hanno?

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