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sabato 20 febbraio 2016

I separati in casa e l’Europa à la carte

Sono lontani i tempi di De Gaulle, che invitava protervo a diffidare della perfida Albione, che pure lo aveva accolto in guerra. E anche quelli dei diktat a Bruxelles di Margaret Thatcher, “o si fa come dico io o altrimenti…”. L’accordo da separati in casa tra Cameron e la Ue è tra due debolezze. La Gran Bretagna è molto lontana dallo splendido isolamento, solo interessata a qualche immigrato in meno. L’Europa non è unita e non lavora più per unirsi: non solo l’entusiasmo, ha perso anche le idee.
L’accordo con la Gran Bretagna è anche l’avvio di una serie di accordi da separati in casa con questo e quello, per prima la Polonia, poi l’Ungheria. Di una Unione di ridotta à la carte, in cui ognuno prende ciò che vuole. Senza pagare.

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