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venerdì 20 gennaio 2017

Usa e Ue divisi, tra di loro e all’interno

“Bruxelles è il nostro problema”, spiega Padoan ai potenti della terra a Davos”: “Molti nostri problemi vengono da Bruxelles o da Francoforte”. È lo stato dell’Europa, a metà burocratica a metà germanizzata, comunque divisa: competitiva al suo interno e non coesa. Uno dei due poli dell’Occidente non sta bene.
Da Washington Trump dichiara la Nato “obsoleta”. Ha ragione, la stessa Nato se lo diceva vent’anni fa, preparandosi il cinquantenario – Trump è solo il bambino della favola che dice che il re nudo è nudo. Ma gli Usa sono sempre stati e sono aggressivi. Da qualche tempo con l’Europa, per il mancato rilancio economico, per i rapporti con la Russia, per la mancata stabilizzazione del Mediterraneo e il Medio Oriente. 
Gli Usa di Trump non si può dire che stiano male. Ma c’è incertezza: stanno scomodi nella globalizzazione, che hanno creato, stanno scomodi al loro interno. E anche dell’Europa sono scontenti – oppure no: gli basta che sia divisa (unita ma divisa). Anche loro dunque non se la passano bene.

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