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lunedì 7 agosto 2017

La Toscana si vuole buona

Onofri continua la sua geografia letteraria, al modo di Dionisotti. Dopo il “Passaggio in Sardegna”, e  “Passaggio in Sicilia”, riunisce i suoi interventi di critico militante e i saggi afferenti a scrittori toscani. Coi quali confessa famigliarità, e anche un compagnonaggio dissipatore. Purtroppo all’insegna del tempo che fu, che fu semrpe migliore. E con un curioso effetto bozzettistico, quasi che quella “toscana”, anche la critica, sia sempre una letteratura delle buone intenzioni.
Curioso l’effetto della raccolta, come sintesi della toscanità. Tutt’altra cosa dagli antenati, che erano evidentemente un altro mondo, seppure nella stessa terra. Non sarà che la Toscana, col granducato, ha cambiato natura? Un problema, per la letteratura geografica, o geografizzata, è questo, delle metamorfosi. Che in ambito ristretto possono essere radicali e evidenti.
Massimo Onofri, Benedetti toscani. Pensieri in fumo, La Nave di Teseo, pp. 389 € 17 

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