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mercoledì 2 agosto 2017

Mussolini in difesa di Sacco e Vanzetti

L’omaggio forse migliore alla memoria di Sacco e Vanzetti, per i novant’anni del loro assassinio di Stato in America. nella ricorrenza. Lorenzo Tibaldo, che molto ha scritto per le battaglie di libertà nel Novecento, tra queste anche dieci anni fa quella di Sacco e Vanzetti (“Sotto un cielo stellato. Vita e morte di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti”), analizza qui l’intervento del governo fascista in loro favore, pubblicando i documenti dell’Archivio Storico Diplomatico della Farnesina. Con un saggio dell’italianista americano della City University di New York Philip V. Cannistraro, specialista di storia del fascismo (suo il seminale “La fabbrica del consenso”), sul contesto americano della condanna.
I materiali sono analizzati nell’intento di spiegare il motivo del sostegno di Mussolini alla causa dei due anarchici. Del capo del fascismo, che pure voleva e considerava gli Stati Uniti paese amico. Per le sue radici anarco-socialista? Improbabile e anzi impossibile. Più convincente l’ipotesi nazionalista, di affermare l’italianità in un caso giudiziario che impegnava l’attenzione del mondo intero. Del resto, alla fine, Sacco e Vanzetti per null’altro furono giustiziati se non per essere italiani.
Il tentativo non fu di facciata. Seppure nei limiti della diplomazia, l’interessamento del governo fascista fu consistente.
Philip V. Cannistraro-Lorenzo Tibaldo, Mussolini e il caso Sacco e Vanzetti, Claudiana, pp. 144 € 14,90

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