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giovedì 15 febbraio 2018

Ma Trump fa politica

Il rimbalzo di Trump nei sondaggi di popolarità non si spiega – i media americani non se lo spiegano. Forse per l’ossessione Trump. Mentre è spiegabile con l’azione di governo, se non con la personalità dell’uomo. Un’azione di tutto rispetto: di fatto il presidente affarista mostra senso politico.
Se ha adottato l’aspetto del bulldog e del bulldozer, lo avrà fatto a ragion veduta. Il giro di vite sull’immigrazione clandestina, la riforma fiscale, il budget espansivo, il piano infrastrutture, e le denunce a catena dei tanti accordi internazionali ai quali gli Usa si erano piegati per senso di responsabilità, per primo quello con l’Iran, sono un cospicuo programma di governo. E pagano: i settori affrontati da Trump evolvono favorevomente per gli Usa.

Gli investimenti rientrano e si moltiplicano. L’immigrazione illegale è crollata. La Cina, obiettivo dei provvedimenti protezionistici, non protesta – non ha di che, poiché fa dumping, ancorché protetta dalla Wto. La riforma fiscale, denunciata dai più come una riforma per i ricchi, è, guardando alle cifre e ai dispositivi, a favore della piccola borghesia, compresi i salariati con lavori multipli, che si vedono ridurre le aliquote di circa dieci punti. Nessun dubbio che l'Iran ha usato l'accordo sul nucleare e i soldi di Obama pet farsi le guerre in Siria e Yemen.

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