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giovedì 6 giugno 2019

L’europa à la carte


A proposito di asimmetrie, nulla le spiega meglio della cronaca di oggi. Grande enfasi, a Bruxelles e a Roma, sulla richiesta al governo italiano di correggere i conti. Anche se il deficit sarà sicuramente sotto il 3 per cento regolamentare. Ma non si dice che la Commissione Ue, nella stessa sessione, a iniziativa dello stesso commissario, Moscovici, ha: autorizzato la Francia a sforare il deficit del 3 per cento nel 2019; escluso la Spagna dalle procedure per deficit eccessivo, e il richiamo alla Germania perché allenti il “surplus eccessivo” di bilancio, che “pesa anche sulle spalle dei partner europei”, ha indirizzato a Berlino come sempre blando e pro forma.
Moscovici è ben l’ultimo socialista a Bruxelles, come ora il premier spagnolo. Ma è anche ben francese, e un po’ macroniano, ora che il suo incarico a Bruxelles finisce - Macron usa molti (ex) socialisti.

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