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giovedì 13 febbraio 2020

Ombre - 500

Gli Stati Uniti hanno spiato amici e parenti per tutto il secondo dopoguerra grazie a una succursale svizzera della Cia – fino ai primi del Duemila, agli anni di Bush jr. e Obama, quando lo spionaggio elettronico è subentrato. Lo rivela la “Washington Post”, con documenti probabilmente della stessa Cia: si rivela la cosa, come una minaccia, ma niente sui tanti segreti, per esempio italiani, di quegli anni.

“Di Maio? Vendeva bibite e ora fa il ministro”. Lo dice Ilona Staller, (ex) pornoattrice, e quindi non ha titolo. Ma perché lo dice solo lei?

Si arresta cinematograficamente Salvatore Nicitra, il “quinto re di Roma”, “da trentanni il boss riconosciuto delle slot machines”, dopo essere stato a capo del mercato della droga a Roma Nord, complice della banda della Magliana. Ma è un titolo di merito, arrestarlo, Nicitra con ben 37 scagnozzi, dopo trentanni?

“È la figura più detestata dai populisti”, spiega Lerner di Soros su “la Repubblica” elogiandone il libro di autoelogio, “Democrazia! Elogio della società aperta”: “Il ricco che sposa ideali progressisti anche quando entrano in contrasto con i suoi interessi”. Ma Soros è in piena attività con i suoi fondi, che non possono essere progressisti.

“Tutte le catene produttive”, o “di valore”, “fanno capo alla Cina” - Stefano Manzocchi, capo Centro Studi Confindustria. La scoperta dell’Africa, la quale era stata scoperta prima di Gesù Cristo. Tutti i progetti di produzione globale e d’innovazione fanno capo alla Cina. Questa la verità della globalizzazione. Ignota ai più, e non si sa perché.

La Cina è leader dell’economia mondiale grazie alla capacità di programmare indefettibilmente per un mercato di 1,3 miliardi di persone, e all’infusione di capitale pubblico attraverso le aziende di Stato e la banca centrale (modulazione del tasso di cambio, politica creditizia). Cioè grazie al regime monolitico. Il mondo dipende da un miracolo cinese che è legato strettamente a – dipende da – un regime politico dittatoriale.

La Cina sta lì, enorme, e non si nasconde: un regime dittatoriale, i furti di tecnologia, il capitalismo di Stato, senza interessi e esentasse. Ma si fa come se fosse bella-brava-e-buona.

“Detrazioni sull’idraulico, così si combatte l’evasione”: la Cgil scopre dopo un secolo con Landini che l’evasione siamo tutti noi, per i servizi, più che i ricchi. Ma l’Iva sui servizi , al 22 o 23 per cento, non è un furto?

“Irpef  italiana da primato”, titola “Il Sole 24 Ore” una sua ricerca: “In Italia un dipendente con due figli e 35 mila euro di reddito paga circa 6 mila euro, in Francia zero e in Germania arriva a quota 1.150”. Poi dice che l’Italia non  fa figli. Poi dice che l’Italia non funziona.

Come il lontano predecessore Zeman, un altro che le perdeva tutte, l’allenatore della Roma Fonseca ha scoperto che a Roma conviene dare la colpa agli altri delle sconfitte a ripetizione: “La linea degli arbitri non è sempre la stessa” – sottinteso, naturalmente, “favoriscono la Juventus”, “ci danno troppi cartellini”, “non ci danno i rigori. Prima di perdere l’ennesima in casa, col Bologna.
Gli arbitri allungano la vita agli allenatori.

Si celebrano a Saremo le “cover”, i vecchi successi. Belli, e tutti famosi, molto, giustamente, ma tutti o quasi lontani dalla vittoria nelle gare sanremesi cui hanno partecipato – qualcuna perfino bocciata. Come a dire: non prendeteci sul serio.

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