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mercoledì 4 marzo 2020

La corona dell’imprevidenza

Dopo due settimane, si può dire l’epidemia virale in Italia l’effetto dall’imprevidenza, per usare un eufemismo, del governo. Dei governi, mettendo accanto a quello centrale quelli della Lega in Lombardia e Veneto. Non c’è nessun’altra ragione per cui il virus si dovesse diffondere in Italia e in nessun’altra regione occidentale, euro-americana. Con i pochi casi in altri paesi di quest’area provocati anche dall’Italia.
Si è passati dallo sfarfalleggiare di aeroplani speciale per questo o quell’italiano contagiato (e non) nella perfida Cina, al nulla: una selva quotidiana di parlamentini che dicono tutto e il suo contrario. Non un’azione preventiva, come tutti fanno altrove. Non un decalogo fermo. Conciso, preciso. Solo il Friuli e le Marche hanno chiuso le scuole. Una misura giusta, che il governo accusa di “lesa Italia”, dell’immagine dell’Italia, come se il virus non ci fosse. Con ridicole minacce di rappresaglie contro gli Stati che si proteggono dall’infezione italiana.
Se non fosse un dramma, si direbbe una vendetta degli dei, per avere gli italiani rinunciato alla politica.

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