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domenica 11 ottobre 2020

Cronache dell’altro mondo – donazioni fruttifere (74)

La filantropia esentasse è una colonna dei progetti culturali e sociali americani: il “terzo settore”, molta ricerca, e quasi tute le istituzioni culturali sono finanziate privatamente, con donazioni. Che il fisco agevola. È un caso di notabilato, ma con ottimi esiti, sia produttivi che sociali, di perequazione. È anche un forma di accumulo, per i ritorni d’immagine e pubblicitari.
Animano fondazioni e donazioni anche i nuovi superricchi, Bezos, Zuckerberg, Gates, eccetera. Per gli effetti d’immagine e promozionali, e anche per l’acquisizione indiretta di potere politico.
Le donazioni esentasse sono dal secondo Novecento un mezzo per acqusisire potere politico. E per gestirlo. A vantaggio dei ricchi, e dei potenti: vanno esentasse infatti anche le donazioni ai politici. In campagna elettorale esse servono ad acquisire potere sul candidato che si sponsorizza. Il quale a sua volta può fare aggio sulle donazioni per costituirsi una piattaforma solida in campo politico: è il caso della fondazione di Bill e Hillary Clinton, e di molti senatori.
Le donazioni in ricerca sono un canale per allargare la rete degli interessi economici. È il caso della fondazione Bill e Melinda Gates, i padroni di Microsoft. Che ha puntato sui vaccini anti-Sars – di cui il covid è l’ultima manifestazione.

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