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giovedì 15 ottobre 2020

Vivere al modo islamico, un po'

Siamo tutti un po’ donna islamica con la mascherina. E in effetti non è piacevole.
In estate era dura, ma anche ora, col fresco, il fastidio resta.
Con la museruola di seta è peggio che con quella di carta. Dà fresco alle labbra, ma dà l’idea di soffocare.
Si parla male, bisogna urlare – col rischio di diffondere, invece che di bloccarle, le famose goccioline infettanti.
Non s’incontrano visi lievi – da quello che si vede, gli occhi.
Si fanno anche gaffes, non riconoscendo amici di intensa frequentazione, o confondendo una persona con un’altra, l’amico e quasi coinquilino, la madre di ragazzi che sono stati di casa, o il professore genio matematico che invece sempre ci riconosce. Si ride, ma come di una mancanza – dirla un’amputazione è  troppo, ma certo è qualcosa di cui, seppure non costi, si farebbe a meno (è ben vero, non si dispiaccia il papa, che l’islam non siamo noi). 

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