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venerdì 16 ottobre 2020

La Cina è corruttrice ma non diciamolo

Il fatto è evidente, che questo sito argomenta ieri, la “vittoria” della Cina nella partita del virus e in quella con l’Occidente:
http://www.antiit.com/2020/10/il-grande-balzo-in-avanti-cina-resto_15.html
Incomprensibile negli effetti diversificati del virus, in Cina e nel Resto del Mondo. Ma è un fatto. Non c’è bisogno di disturbare Trump, o di non disturbarlo – e poi anche lui è infetto: la Cina ha messo tutti in ginocchio.
Né c’è da meravigliarsi: la Cina del presidente Xi applica alla lettera la regola del “mercato” come lo si intende oggi, mors tua vita mea. Senza nemmeno una particolare abilità o strani accorgimenti: la Cina comunista sta ai fondamentali del liberismo. Sorprende solo che il fatto non sia detto.
Si parla tanto, troppo, dell’epidemia, ma non di questo che è il fatto fondamentale. Delle ragioni ricardiane di scambio come del virus, con cui la Cina ha infettato il mondo, restandone praticamente immune. Restiamo attaccati ai visi pallidi dei Cts, confusi più che scienziati, e non capiamo che la storia è finita?
C’è anche, come si diceva una volta, il disarmo morale. Ma qui non è a favore degli affaristi che la Cina arricchisce con ricarichi immensi sulle merci che fornisce a buon mercato – la fabbrica del mondo? La Cina comunista ha vinto cone le armi del capitalismo, lavoro a bun mercato e sregolato, ma più probabilmente con la corruzione.

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