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martedì 9 febbraio 2021

Mps, morto per strada

”La corsa Montepaschi: in un giorno su del 19 per cento”. A 1,38 euro. Un terzo o un quarto della riammissione al listino tre anni fa, quando quotò – la si fece quotare - sopra euro 4,50. Dopo aver semplicemente azzerato il capitale, quasi, con un accorpamento di cento azioni contro una. Che quotava – si faceva quotare - a 20 euro.
Una miriade di sottoscrittori gabbata, attraverso tre aumenti di capitale multimiliardari sponsorizzati da primarie banche d’affari, e dal governo Renzi-Padoan con la stampella del Tesoro. Adesso ci riprovano?
Mps ha bisogno di un aumento di capitale, il quarto o quinto in dieci anni: 2,1 miliardi nel 2011, 5 nel 2014, 3 nel 2015, altri 5 nel 2016, poi alzato a 8,8 miliardi. Ora ha bisogno di altri tre miliardi – 2,85. Per fare che? All’orizzonte ci sono cause per dieci miliardi, e nessun piano verosimile di risanamento.
Una banca non può fallire, si dice. Ma se è fallita?

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