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lunedì 15 febbraio 2021

Non c’è giudice senza colpa

“È impossibile a un presidente di corte d’Assise di giudicare il suo proprio processo”. Ma il giudice Llomond lo fa. Un ritratto di giudice di corte d’Assise, su un caso passibile di pena di morte. Che si giudica mentre giudica: il giudice finisce per porsi nelle vesti dell’accusato, per la prima volta dacché fa il giudice. Ben più intrigante, nella sua semplicità, del più famoso “Maigret e i testimoni reticenti”. Anche se con una falla: il marito di una donna con molti amanti, anche occasionali, è accusato di averla uccisa in casa e poi trasportata sui binari della ferrovia sopraelevata per fingere l’incidente o il suicidio, mentre in quelle ore lo sappiamo molto ubriaco, con  difficoltà a tenersi in piedi da solo, e addormentato ai piedi della scala di casa verrà trovato la mattina dal commissario di polizia, dopo la scoperta del cadavere.
Il varco dunque è stato aperto dalla istruttoria, ma è troppo semplice per Simenon, che non scimmiotta il giallo alla Christie, del chi è stato. Quello che racconta è altro: come il giudice in corte dì Assise può dirigere la giustizia in aula, per esempio ribaltare l’accusa, poiché gestisce gli interrogatori dei testimoni, dei quali conosce già, dagli atti, le deposizioni. Lo stesso che da anni redige sulla colpa una riflessione sempre più corposa, a mano a man che ne ritarda la pubblicazione, “Sull’evoluzione del concetto di colpevolezza”.
È anche un racconto, in questo straordinario, di come un giudice irreprensibile possa identificarsi, sulla sola debolezza di una influenza che lo rende febbricitante, nella colpa. In tutti gli aspetti di colpevolezza del caso che sta gudicando: l’infedeltà coiungale, sua e della moglie, l’alcol, l’insocievolezza personale, la possibilità, il rischio, il desiderio di morte.
Uno degli ultimi romanzi scritti da Simenon – finito di scrivere il 27 settembre 1954 – nell’autesilio americano, per matrimonio, e per sfuggire all’acrimoniosa epurazione postbellica.
Georges Simenon, Les témoins, Livre de Poche, pp. 188 € 6,20

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