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sabato 19 giugno 2021

Cronache dell’altro mondo – religiose, razziste e sessuali (123)

Discutono i vescovi americani se interdire dalla Comunione, cioè dai sacramenti, il presidente Biden. Cioè se scomunicarlo, perché non vieta la legislazione anti-aborto. Come se non fosse il presidente eletto da tutti gli americani. Una volta la colpa era personale. Per i vescovi americani è solo politica.
Ciò non toglie a Biden, buon cattolico, il desiderio d’incontrare il papa, in un’apposita visita a Roma, con cerimoniale delle grandi occasioni. Per praarare la quale farà passare dal Vaticano fra una settimana il suo segretario al Dipartimento di Stato Tony Blinken, al coperto di una missione diplomatica nelle capitali europee.  
Festeggia l’America oggi il “Juneteeth”, la festa di un 19 di giugno, quello in cui la legislazione  anti-schiavitù penetrò anche in Texas, il 19 giugno 1865, proclamata dal generale unionista Gordon Granger. Una sorta di festa della liberazione. Ma privata, osservata da alcuni eser cizi e da molte associazioni, Fino a giovedì: il 17 giugno Biden l’ha dichiarata festa federale, cioè nazionale.
Lo stesso giorno, oggi 19 giugno, il SNCTM di New York, sigla che sta per “sanctum”, riapre dopo il lockdown. È un sex club, “che si estende su tre piani tutti seta e velluti”, informa “D”, il settimanale femminile di “la Repubblica”, ad accesso limitato e riservato, al costo minimo “che va da 500 dollari (per i single) agli 8 mila di un tavolo privato”. Più salato per le coppie, “1.500 dollari se si varca la soglia per la prima volta, 2.250 se si è di ritorno”.

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