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sabato 30 ottobre 2021

Più fisco, meno fusioni bancarie

È bastata la riduzione dei vantaggi fiscali sulle fusioni bancarie, che Draghi e Franco, migliori conoscitori delle banche, introducono col progetto di Bilancio 2022, per far crollare in Borsa Bpm (meno 7,30 per cento) e Bper (- 6,45). Le fusioni si fanno meno convenienti, col plafonamento del beneficio fiscale a 500 milioni, e quindi più difficili.
Una pausa, per consentire-obbligare le banche al consolidamento? Non si sa, il beneficio fiscale era già in sospetto a Bruxelles. Con sollievo però probabile della Popolare di Sondrio, oggetto delle brame dei due banchi ex Popolari, che ora potrà infine senza paura trasformarsi in Spa e quotarsi.  E con qualche preoccupazione anche per Unicredit.
Il piano industriale delineato da Orcel ai soci Unicredit prevede un ampliamento del perimetro del gruppo. In direzione, si è fatto sapere, di Bpm. Un’impresa difficile in partenza, stante la ostilità della ex Popolare Milano, che il ridotto beneficio fiscale potrebbe rendere anche poco conveniente.

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