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martedì 7 dicembre 2021

Ombre cinesi

Susanna Tamaro rende onore ad Alex Schwazer che ha saputo uscire dalla droga, e tornare un atleta sano, oltre che vincente. Lo fa adesso, dopo l’assoluzione di Schwazer in Tribunale dall’accusa last minute  di doping  del 2016. Last minute per estrometterlo dall’Olimpiade di Rio. La scrittrice però non dice che la decisione fu presa da Sebastian Coe, Lord Coe, il presidente della federazione mondiale di atletica Wada, a capo della quale si era appena insediato, per lasciare campo libero agli atleti cinesi, allenati dai Damilano (vinsero poi qualche bronzo).
La Cina del Presidente Xi vuole atleti vincenti in ogni disciplina e in ogni competizione, Mondiali, Olimpiadi, Continentali. Come già l’Unione Sovietica. Particolarmente intensa è la formazione di atleti nelle discipline sciistiche, lo sci essendo un sport nuovo per la Cina. In vista dell’Olimpiade invernale in Cina fra due mesi.
Il boicottaggio diplomatico americano dell’Olimpiade invernale cinese per la continua violazione dei diritti umani, nello Xinjiang dopo Hong Kong e il Tibet, non preoccupa Pechino nella nuova fase imperialistica, del presidente Xi. Anche se dovesse essere seguito, come è certo, da Gran Bretagna e Australia, e forse da alcuni paesi della Ue. Riguarda la non partecipazione alle cerimonie di piccoli gruppi di funzionari statali. Un’assenza e un trambusto che potrebbero disorientare gli atleti delle Nazioni boicottatrici.

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