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martedì 24 maggio 2022

Sposarsi fa bene – la nuova commedia all’italiana

Un inno al matrimonio, dopo sette anni di convivenza. Sotto forma di incubi che il nubendo timoroso vive la notte precedente il matrimonio, dopo la rimpatriata con gli amici. Girato a Spoleto, ma con mordente toscano, nei dialoghi e nelle situazioni – se ne erano perduti il suono e il taglio.
Una commediola leggera, senza altre pretese. Un genere che comincia a connotare il giovane cinema italiano. Viviamo in un mondo senza problemi? Così si direbbe.
Oggi Laura Morante lamenta con Valerio Cappelli sul “Corriere della sera”: “Per essere definito un buon film, devi andare nei sobborghi di una grande città, fare lunghi piani sequenza e usare pochi dialoghi. In qualunque altra arte sarebbe ridicolo: al cinema no”. Per gli Oscar, certo – ma non solo i sobborghi: ci vogliono anche i sottoproletari, sbandati, soli, tra cartoni e fango, un po’ di neorealismo, meglio neoasiatico. Mentre l’Italia vira al leggero, delle “notti prima”, degli esami eccetera.
Marco Martani, La donna per me, Sky Cinema

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