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venerdì 26 agosto 2022

La guerra non tocca la Russia – 9

L’“Economist” traccia un bilancio negativo delle sanzioni contro la Russia – con una lunga analisi di cui fa la copertina – a sei mesi dall’attacco all’Ucraina. In una prospettiva di rapido peggioramento.

Il settimanale concorda che la guerra della Russia all’Ucraina è una “guerra di attrito”. Che durerà cioè a lungo – è l’analoga delle guerra di trincea di una volta, che duravano anni. Su una linea di fronte lunga mille km. L’Occidente ha scelto di combattere con l’Ucraina, imponendo “un nuovo arsenale di sanzioni” alla Russia. “Le sanzioni funzionano?” si chiede.

Il settimanale non entra nel merito, se e quali sanzioni siano lecite e efficaci. Ma rileva che: 1)“L’efficacia dell’embargo è decisiva per l’esito della guerra”; 2) l’’embargo è “anche molto rivelatore della capacità delle democrazie liberali di proiettarsi nel potere globale nei prossimi anni 2020 e oltre, incluso contro la Cina”. La conclusione: “Fino ad ora le sanzioni belliche non funzionano come ci si aspettava”.

Fino ad ora hanno funzionato con effetto boomerang sulle economie occidentali. Con un’inflazione spropositata delle fonti di energia, che presto inciderà fortemente sulla produzione. Gli effetti sull’economia russa invece sono fino ad ora trascurabili. L’effetto maggiore lo ha avuto il blocco delle forniture industriali alla Russia, dai motori ai chips. Ma anche questo divieto potrà essere col tempo aggirato tramite paesi terzi, come avviene per i prodotti di consumo.

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