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domenica 4 maggio 2025

La vita in autunno, colorata

Due amiche per la vita – avendo da giovani “fatto la vita” – passano le giornate tranquille in Borgogna, dove si sono ritirate, benché in situazioni difficili. L’una col figlio scemotto in galera per piccoli furti, l’altra con la figlia in carriera a Parigi irritata e ostile, benché da lei sempre accudita. La figlia morirà poi, cadendo dal balcone, nella casa che la madre le ha comprato, e la cosa potrebbe essere sospetta. Ma delle due amiche si occuperà sempre con dedizione l’ex carcerato.
Una storia come tante, senza storia. In filigrana, anche se non voluto, un conflitto generazionale, tra chi si è fatto, anni 1960-1970, anche se con mezzi non convenzioali, e chi ha tutto avuto ma non sa di nulla e non si pone nemeno il problema di che e come vivere.
Dice tutto il titolo originale, “Quand vient l’automne”. Un film autunnale, i colori, l’abbigliamento, i modi anche di dire, i problemi, che non sono mai decisi, gravi, neanche la morte, e l’età dei protagonisti – delle protagoniste.
Le attempate Hélène Vincent e Josiane Balasko, che Ozon come Ozpetek preferisce per le sue storie e sa rendere pregnanti, di leggerezza e robustezza, animano in minuti gesti, sguardi, accenti, molto professionali, al limite della cancellazione, la quieta trama.
François Ozon,
Sotto le foglie

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