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venerdì 13 gennaio 2012

Ombre - 115

Togliere l'adeguamento al costo della vita ai pensionati, peraltro minimo, nessun fascista l'avrebbe fatto. Non lo fa neppure la signora Merkel, residuato del comunismo sovietico. Non si può dire nemmeno che lo fa Napolitano, buon ex comunista, che a questo punto si vede che non conta niente. Lo ha fatto Fornero, “monaca” devota del “prete” Bazoli.

La democrazia salvata da una legge elettorale. Solo in Italia è democratica questa stupidaggine. Dove è servita peraltro dai migliori studiosi della politica. È il segno più sicuro del basso livello a cui il paese è sprofondato. A opera dei suoi intellettuali più che delle masse – oggi le masse sono “incivili” per il politicamente corretto: corrotte, evasore, ladre.

Non ci sono statistiche europee sulle bilance dei pagamenti fra i paesi membri. Quasi che l’Italia fosse la Germania.
Questa Unione europea, monetaria, falsifica la statistica, e questo ne spiega la natura. Non ci sono per esempio statistiche sull’inflazione, se non ampiamente addomesticate: chi non ricorda quando i prezzi raddoppiarono dieci anni fa, per gli alimentari, l’abbigliamento, le tariffe, la benzina, e l’Eurostat dava l’inflazione inesistente?

“Perché no la Fornero in lacrime?” chiedono a Paola Cortellesi al lancio del nuovo “Zelig”, la trasmissione satirica di Mediaset. “Quelle lacrime erano sincere”, risponde la comica: “Da cittadina le ho apprezzate”. Ma questo lo diceva di sé, delle sue canzoni, dei suoi inviti a cena, già Berlusconi. Sarà stato un comico anche lui?

Senza Berlusconi al governo il suo partito incassa vittorie in serie: la stretta alle pensioni, la stretta agli statali (auto blu), il no alla carcerazione, il no a Di Pietro. Merito del Pdl? Non può essere, il Pdl è inerte. Demerito della (ex) opposizione.

Monti è “il simbolo dell’élite che ha ripreso tutto in mano”, plaudono gli specialisti della comunicazione Carlo Freccero e Aldo Grasso. Da sinistra. Freccero aggiunge, per non essere frainteso: “Siamo passati dalla maggioranza all’élite. Colpo di scena straordinario”.

L’Autorità Garante della concorrenza e del mercato non trova di meglio che denunciare la sponsorizzazione di Della Valle ai lavori per il Colosseo. Come se ci fosse una gara a regalare 28 milioni per il Colosseo.
L’Autorità fu costituita con autorevolezza ed efficienza da un gentiluomo siciliano, Saya. Ora ci prende in giro con un siciliano rampante, Pitruzzella. Uno che con la stessa disinvoltura è passato attraverso tutti i gruppi ex Dc, da Cuffaro a Lombardo.

De Magistris manda a Rotterdam l’immondezza di Napoli, a 112 euro la tonnellata, invece dei 160 e 170 che Napoli finora pagava alle Regioni Puglia e Liguria. Due regioni di sinistra.
Lo smaltimento dell’immondizia di Napoli costa 112 euro a tonnellata, più il lavoro per confezionare la balla. Nessuna Corte dei Conti ha nulla da dire?
L’immondizia di Napoli va a Rotterdam per essere bruciata in un termovalorizzatore. Cosa che per la virtuosa Napoli “non s’ha da fa’”.

Pitruzzella, quello dell’Autorità Garante, decreta che le liberalizzazioni di Monti valgono 21 miliardi, un punto e mezzo di pil: “Siamo a una svolta storica”. Per la grande distribuzione? Le liberalizzazioni di Monti, come si sa, attaccano i piccoli operatori per conto dei grandi gruppi. Col plauso delle “associazioni di consumatori” che i grandi gruppi foraggiano. Ma ora anche dell’Autorità per la concorrenza di Pitruzzella.
Come fa a dire che 21 miliardi passano dai tassisti, farmacisti, giornalai e pizzicagnoli ai consumatori? Se nessuno compra più giornali… Perché l’Autorità non concorre al risparmio generale cancellandosi?

Era partito nella primavera del 2009 con la serie “Il futuro del capitalismo”. Dicendosi, e dicendoci: “Il pendolo tornerà indietro”. Finisce in questo inizio 2012 con la serie “Il capitalismo in crisi”. È il tema di molte analisi e indagini tematiche disposte dal “Financial Times”. Non è un buon segno.

L’opposizione dev’essere unanime, tamburellante, con giornali, giudici, e opinionisti Rai tutti in coro all’unisono. Oppure non ci dev’essere, nemmeno per il folklore. E così della Lega sappiamo tutti gli investimenti dell’ultimo mese.
Dice: prima non investiva? Sì. E allora? Allora, ora fa l’opposizione. Dice: ma non c’è il giornalismo investigativo? E come no, al “Secolo XIX”.
C’è la Spectre e c’è, purtroppo, l’area – una volta li chiamavano i fiancheggiatori, quelli che si mobilitano gratis. O sono tutte spie pagate, da chi?

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