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martedì 17 luglio 2012

Berlusconi è un’opinione - 9

Berlusconi ritorna in campo sul patetico. Per onore di firma, si può dire burocraticamente. Per cadere sul campo della politica invece che di Ruby, si può anche concedergli, e della protettrice di Ruby la giudice Boccassini. Di fatto come quei massimi di una volta, che tornavano sul ring con gli acciacchi, tante avendone date ma anche prese, per una borsa consistente, per una copertina, per allontanare il vuoto, convinti di giganteggiare in una successone mediocre.
Ma la cosa cade nel momento in cui si traducono i “Maxima-Minima” di Ernst Jünger, una serie di annotazioni al suo “Der Arbeiter” del 1932, l’uomo-lavoratore, nel quale largo spazio dedicava all’opinione pubblica nell’epoca del lavoro di massa. Nelle annotazioni, aggiornate alla nuova era democratica, seppure nella guerra fredda, non c’è molto in argomento, ma quel poco sembra scritto, nel 1962-63, su misura per Berlusconi. Per il modo come ha fatto irruzione nella politica, ha avuto fortuna, è stato avversato. Su questo Jünger è netto, confermando quello che nei “Berlusconi” precedenti di questo sito è stato ripetuto: l’intellighencija, ritenendosi migliore, fa largo uso dell’ironia, ma l’ironia è un boomerang. Tra “entusiasmo, annientamento, tabuizzazione dei luoghi comuni”, finisce su “un terreno nel quale le cose sono più forti della critica”.
Come nasce un Berlusconi? L’opinione “non costituisce verità” ma evidenzia realtà: “Ecco perché certi personaggi autoritari emergono da epoche di sfrenata libertà di opinione. Procedono attraverso critiche mutevoli come attraverso il bello e il cattivo tempo, fino al traguardo”. Le opinioni non lasciano il tempo che trovano, come si suole dire, ma favoriscono l’emergere delle cose.
Berlusconi ha avuto fortuna perché la regola del gioco non è stata “la ricerca della verità”: “Uno «smascheramento» non potrà ma far cadere chi ha un volto sotto la maschera. E, sotto il panciotto, un cuore da offrire. Chi ha la struttura di Clemenceau può permettersi perfino il panama”. Berlusconi non è Clemenceau ma la bandana è il panama.

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