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giovedì 19 luglio 2012

Il meglio del Novecento italiano è surreale

Un occhio letterario sul reale diverso – surrealista – del Novecento italiano. Fuori stagione nel primo Novecento, quando sbocciò negli anni Trenta, e nel secondo, quando maturò negli anni 1950-1960. In alcuni casi presto dimenticato: Bontempelli, Buzzati. In altri consolidato per ragioni diverse: Gadda e Calvino naturalmente, Malaparte, Savinio. In alcuni dimenticato. È il caso del narratore modenese, che con più costanza e proprietà (naturalezza) di linguaggio ne fu l’interprete. Questo quadernetto delle Edizioni Via del vento non può certo “riaprire il discorso”, ma è un tutile promemoria.
Antonio Delfini, Vagabondaggio primaverile, Via del Vento, pp. 32 € 4

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