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domenica 16 dicembre 2012

I ladri del gas

Un Eni di banditi dipinge “Report”, trasmissione di punta della Rai. La migliore azienda italiana, la più internazionale, quella capace di competere con i maggiori del petrolio e del gas. Anzi, nel gas leader, in Europa e nel mondo, Africa e Asia comprese. È la cultura della Rai, il Raiume, un gigantesco cerume che ingombra ogni poro della vita italiana, e c’è poco da fare: una disgrazia, come un alluvione interminabile. Ma “Report” si perde il meglio. Che i Mentasti importatori di gas, marito e moglie, sono amici della moglie di Berlusconi e non di Berlusconi. E che sono stati loro, quando l’affare Russia non si è concretizzato, a portare Dario Cresto-Dina alla moglie di Berlusconi e la moglie di Berlusconi a denunciare il marito su “Repubblica”, il giornale di cui Cresto-Dina è vice-direttore.
“Report” manca il “meglio” anche del business del gas, che aveva sotto mano: il mondo dei distributori. Nella distribuzione del gas gli aggi sono elevati, e forse per questo l’improntitudine e la violenza dei mediatori, quelli che si arricchiscono senza lavorare, sono durissime. Specie contro chi non li fa “guadagnare”, sia esso l’Eni, Gazprom (dicono Putin perché è antipatico, ma è con Gazprom che ce l’hanno), o il politico che non fa le leggi apposite - abbiamo avuto anche questo, in omaggio al “mercato”:  l’obbligo di rifornirsi dai mediatori.

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