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sabato 22 dicembre 2012

I rottamati di oggi furono rottamatori

Non si lascia la politica “come una donna di cui si sia abusato”. Plutarco non avrebbe votato per la rottamazione. Perché era lui stesso vecchio, ma più per un buon motivo. Solo l’ambizione Tucidide, il primo rottamatore, voleva immune da vecchiaia. Plutarco non è d’accordo: immune è “piuttosto lo spirito comunitario e politico, istinti che anche nelle formiche e nelle api permangono fino ala fine inalterati”. Anche perché la buona politica esige una scuola, l’esperienza.
Una vindicatio della politica. “Quanto all’invidia, male che iù di ogni altro affligge la vita delle istituzioni politiche, i vecchi sono quelli che ne soffrono meno”. Questo oggi non si direbbe: più che l’improntitudine dei rottamatori, sorprende quella dei rottamati tra di loro. In un solo partito politico, l’ex Pci.
Pubblicato venticinque anni fa, alla vigilia della Seconda Repubblica, l’opuscolo morale di Plutarco non fu tenuto in conto e l’effetto si è visto. Il ricambio generazionale non ha portato nulla di buono:  solo Casini, con D’Alema, Veltroni e Berlusconi – di questo non si parla, curiosamente: dei rottamati che furono rottamatori..
Plutarco, Anziani e politica

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