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martedì 18 dicembre 2012

Triste Natale a Sud

Questo Natale è “mediterraneo” perché gli autori dei racconti sono meridionali – non isolani. Tre anni fa era “Natale sotto la Mole”, dunque piemontese. Per il “Natale mediterraneo” l’editore della peraltro piacevolissima collana “Nativitas”, 69 ottimi titoli, propone “uno spaesamento da superare”. Speriamo di no, verrebbe da dire. “È come se un senso di diversa religiosità perséguiti gli autori, li accomuni in una matrice laica e sacrale, comica e sviante”. Non sarebbe meglio?.
Purtroppo il suo auspicio parte già realizzato, in una serie di noterelle sociologizzanti. Di solitudini tristi, in genere di vecchie donne: Natale, la festa delle nascite, cioè della speranza, è trasformata in episodio notturno, di malattia, di dolore. All’inizio si può rileggere Abate, il suo Natale della “Festa del ritorno”. Alla fine una rapsodia delle glorie della Lucania, in forma di lettera di Raffaele Nigro al Salvatore, che ha abbandonato la Terra per il mondo globalizzato.
Aa.Vv., Natale Mediterraneo. Scrittori del Sud raccontano, Interlinea, pp. 138 € 12

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