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sabato 18 maggio 2013

Céline fa pratica di sfruttamento e disoccupazione

Un complemento di lettura indispensabile, per céliniani e non. È la raccolta, riunita per la prima volta venti anni fa, e unicamente in italiano, dei testi sociali di Cèline, in materia di lavoro e salute. Redatti in qualità di esperto dei servizi sanitari della Società delle Nazioni (la futura Organizzazione Mondiale della Sanità, nei cui archivi sono stai reperiti) e di animatore del dispensario medico di Clichy a Parigi. I primi tre, del 1925, riguardano le condizioni sanitarie in Usa in Luisiana, alla Ford di Detroit, e alla Westinghouse di Pittsburgh. Gli altri due sono “Le assicurazioni sociali e una politica economica della salute pubblica”, 1927, “Per stroncare la disoccupazione stroncheranno i disoccupati?”, 1933.
Un Ur-Céline che ha già la verve dello scrittore, ma mostra radici insospettate: lo scrittore intemperante spumeggiante s’innesta su dieci anni di esperienze in vario modo estreme – più per un letterato, seppure in petto, per natura e vocazione alieno alla dura realtà.
Louis Ferdinand Céline, I sotto uomini, Shakespeare and Company, pp. 155. ril. pp. vv.  

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