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giovedì 16 maggio 2013

L’Autore Ignoto, farsesco e tragico

Sono i giorni del Diciotto in cui Trieste diventa italiana. Un amico-nemico dell’Autore Ignoto decide lì per lì di avergli trovato un editore, il più importante di Vienna, la capitale appena perduta. È l’apoteosi e la rovina – un falso assegno, un debito vero, bastano poche righe allo Svevo uomo di finanza per tradurre la farsa in tragedia (ma c’è il lieto fine).
È la favola dell’Autore Ignoto, un apologo piuttosto. Ironico, sarcastico, autobiografico – Svevo va per i sessanta ed è anche lui autore ignoto. Gabriella Contini, la curatrice della raccolta dei “Racconti”, classifica la burla sotto la sezione “L’autobiografia travestita”, unico della sezione. Svevo Autore Ignoto, al tempo di Fogazzaro e De Amicis, si traveste da specialista di passeri, come gli uccellini guardingo ma non protetto, stratega a nessun fine, libertario volentieri in trappola. Si sa da subito che la storia è amara ma si ride – il double talk-double standard di Svevo è al meglio, qui come in ogni riferimento personale. Note non invadenti situano questa edizioncina separata del racconto nell’opera sveviana.
Italo Svevo, Una burla riuscita, Robin, pp. 114 € 5

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