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giovedì 9 gennaio 2014

Il mondo com'è (159)

astolfo

Carlo Magno, premio – È un premio tedesco all’europeismo. Ha insignito numerose personalità italiane, da ultimo Ciampi – e ha tra candidati Napolitano e Monti. Ma non Romano Prodi, che dei viventi è il politico italiano che più ha operato in Europa e per l’Europa.

5 + 1 – La formula dei Cinque Grandi (i membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu con diritto di veto) più la Germania è stata adottata per superare il no alla Germania – e all’India - come sesto “Grande” del mondo, orchestrato dall’Italia quindici anni fa contro la candidatura della stessa Germania in quanto rappresentante dell’Europa unita. Si spiegano anche su questo sfondo diplomatico i problemi dell’Italia con la Germania – e con l’India.
L’allora ambasciatore italiano all’Onu, Francesco paolo Fulci, siciliana di Messina, di una famiglia di diplomatici e politici, coalizzò tutto l’ex Terzo mondo contro l’allargamento del numero di membri stabili del Consiglio di sicurezza dell’Onu a paesi scelti. Fulci agì in accordo con gli ambasciatori di Egitto, Messico e Pakistan, che a loro volta mobilitarono le aree di appartenenza, riuniti in un “Coffee Club”. Il Club non è più attivo, dopo il pensionamento di Fulci, ma l’Italia è sempre impegnata all’Onu, d’intesa con il Pakistan, per la democratizzazione delle decisioni dell’organizzazione, contro  la pretesa di Giappone e Brasile, ora, in aggiunta a India e Germania, di allargare il direttorio esclusivo del Consiglio di sicurezza con diritto di veto.

DC – Si può dire il potere che si nega. In quante storie del dopoguerra c’è la Dc? In quanti romanzi c’è una eroina Dc? Questo potere ha anzi fatto della debolezza apparente la sua forza. È la lezione del Tiberio di Tacito, se è l’onorevole Moro. Andreotti beffardo l’ha teorizzato, nel “governo attraverso la crisi”.
I fasti maggiori li registrò nel 1968 e nel 1975-1976, quando, perdente, risuscitò con l’onorevole Moro. Con la teoria che il governo doveva essere “monocolore e Dc”, cioè moderato, ma non “monocolore Dc”. Per: 1) imbarcare i perplessi; 2) dire che il grande partito si sacrifica a governare per il bene della nazione ma senza averne l’ambizione

Galileo – È vittima del laicismo più che della chiesa. Che lo ha ridotto alla questione dell’abiura. Mentre fu un grande studioso applicato. In grado di capire Archimede e provarlo. Attraverso lunghe, lentissime sperimentazioni. Approssimate. In giornate per sei mesi brevi. Con lenti sfocate. Strumenti artigianali, di suo proprio conio. Misurazioni approssimate. Nonché scrittore esimio: semplice, arguto, attraente – anche questo frutto di esercizio.

Genere – S’intendono gli studi di genere femminile. Si sono affermati negli anni 1960, ma da qualche tempo li oscurano gli studi del terzo genere. Il movimento gay avendo preso il relais del movimento femminista. E più in generale delle minoranze sessuali, transgender, etc. Che i diritti di genere confinano alla procreazione. Ai confini cioè che gli studi di genere volevano superare-abbattere.

Islam – A Londra e a Parigi, come al Cairo e a Teheran, sono le donne all’avanguardia in piazza per l’islam. Anche per il velo e la proibizione degli alcoolici. Ciò non avviane in Germania, dove la minoranza islamica è più forte, né negli Usa, dove gli islamici sono numerosi. È un segno di forza  o di debolezza, di Londra e Parigi? 

Non c’è la donna nell’apparato religioso islamico. C’è nei cortei e le piazze. Per un gesto di libertà, di rivolta? Su consiglio di Madison Avenue, l’industria del consenso? 

Opinione pubblica – È pubblica opinione anche in inglese, ma per Walter Lippmann, che era tedesco. È public mind correttamente in inglese. È Öffentlichkeit in tedesco, ciò che si dice, si può (lascia) sapere.

Politica - Diceva Sciascia la politica attività mediocre riservata ai mediocri. Si dice anche sui treni. Ma la politica gira attorno alla sacralità del capo: dal capo, per il capo, con il capo, è esercizio di comando prima che di controllo. Quella americana più della cinese. Nel Pci, storicamente, più che nella Dc, anche se della Democrazia Cristiana i capi erano, e sono, numerosi. Quando si pensa alle notti fumose trascorse a menare il torrone, nelle sezioni o i circoli di partito e sindacali, le cellule, i gruppi, i consigli comunali, provinciali, regionali, i comitati, le anticamere, tutto ciò ha un senso nella sacralità dell’esito: diventare capo. Arricchirsi si fa più proficuamente in altri modi, la politica si ama perché dà un’autorità.
Un gioco narcisista, caduco, eunuco. Inspiegabile: di mediocri spesso, più delle masse che in essi si specchiano. Ma i potenti e gli aspiranti richiamano a grappoli i ragazzi ambiziosi - e le ragazze. Anche se per parata, chi ha le chiavi dell’amore già comanda. È per questo la politica un esercizio attraente, per la vergogna della razionalità, Max Weber si arrampica sugli specchi. In Africa si vede, dove il potere è dappertutto transitorio, ma il suo fascino continua intatto.

Schiena - È il punto debole di una popolazione fino a ieri contadina, che della schiena faceva il suo punto forte. La fisioterapia è il mestiere che più prolifica, e non ce n’è mai abbastanza. Non si solleva più nemmeno la sacca della spesa, o con difficoltà. Si parcheggia a pettine per evitare le retromarcia, o in doppia fila, o altrimenti col sensore della retromarcia. Aveva senso figurato, la schiena dritta, che ora non c’è più.

astolfo@antiit.eu


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