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venerdì 13 marzo 2015

Renzi casca a scuola

La scuola ai presidi sarà una “riforma” memorabile: dopo Gentile Renzi. Ma nell’ignominia. Una riforma burocratica, com’è possibile? Imposta dal ministero, questo si può capire, a una ministra che è come il suo referente Monti, superficiale. Ma Renzi?
Come fare finta che il “plesso scolastico” sia un’azienda? E il preside, o direttore di circondario come si chiama, un imprenditore illuminato. È mai andato a scuola, Renzi? I suoi figli non vanno a scuola?
Sono trent’anni che si finge il decentramento della scuola e l’aziendalizzazione, da quando il Pci si convertì all’improvviso al privato e al mercato. Che, ammesso sia utile o giusto, è impossibile. Ancora non si è capito che i presidi, come i sovrintendenti, come i prefetti, forse sanno amministrare, ma nulla di più: non gestire, non “fare”. Renzi non era quello del fare, contro la burocrazia?
Ogni giorno ci cambia campagna: ci dia un indirizzo che duri due giorni.  

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