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martedì 19 gennaio 2016

La banca centrale della speculazione

Bce sta per Banca centrale europea ma potrebbe dirsiCanca centrale dell’esproprio, del risparmio. Dei correntisti e dei piccoli azionisti delle stesse banche, di cui è naturale fidarsi.
Un terremoto in zona non sismica, si fatica a prenderne coscienza, ma più che manifesto, tanti sono i danni che ha provocato: le banche sono sotto attacco da quando la vigilanza è passata alla Bce.
L’attacco alle banche italiane di questa settimana è partito da Francoforte. Questo è un fatto. In parte anche dichiarato. Da parte della Vigilanza della Bce, il suo organismo più sensibile e discreto. Come già con gli stress test sbandierati, ora col censimento degli insoluti.
Operazione pulizia, si dice. Ma perché con alcune banche e non con tutte? Con alcune anzi di più e con più cattiveria che con altre? E perché gli annunci: un’autorità monetaria non è tenuta alla discrezione? No, è speculazione.
L’attacco sulle banche italiane a Milano ha anche altre cause, ma Francoforte è determinante. Il Monte dei Paschi è stato affondato non quando era in miseria – allora al vigilanza non era Bce – ma da quando la Bce si è presa la vigilanza, mentre cioè la banca è rientrata rapidamente in bonis: capitale azzerato, o quasi, e se crolla Mps…
Le indiscrezioni, le insinuazioni, i preannunci cifrati non si contano più. Nel quadro di una presunta politica della trasparenza che invece è una vera e propria aggressione. Se non è stupidaggine. I soggetti nel mercato sono trasparenti? La trasparenza è uguale per tutti? La trasparenza è neutra?
Si fatica a crederlo, ma la verità è squadernata: la Bce è in mano a gente delle banche d’affari e dei fondi. 

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