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sabato 23 gennaio 2016

Fisco, appalti, abusi (82)

La Lega Coop privilegia la forniture dirette, da parte dei produttori, a scapito della intermediazione dei grossisti. Per ragioni di risparmio, di controllo di qualità, e di valorizzazione della produzione, da sempre jugulata dagli intermediari. Tute ragioni ineccepibili. Milena Gabanelli, cioè la Rai-Corriere della sera, difende i grossisti, chiamandoli “fornitori”.

“Milano Finanza “ vuole l’affondamento di alcune banche in Borsa propedeutico all’acquisto-incorporazione delle stesse da parte di banche più forti. Senza arguire il complotto, è quello che sta accadendo: le banche sotto tiro, che erano in difficoltà, ora sono in bonis, ma per questo vanno scalate e quindi svalutate.

La verità del mercato è la legge del più forte, la finanza non fa eccezione. Anche soltanto sotto forma di darwinismo, della sopravvivenza del più adatto: un meccanismo vitale. Ma il mercato è presentato e garantito come il luogo privilegiato del risparmio, mentre ne è il decimatore.

Autorità sono state costituite e operano, a un costo, a protezione del risparmio: la Consob, l’Antitrust, e nel caso delle banche la Banca d’Italia. Che operano però non per prevenire i guasti, né tempestivamente quando si producono, a difesa del risparmiatore, ma a giochi di Borsa fatti, in forma di giudizio, con più gradi di appello, e senza sanzioni al malaffare, se non ridicole e tardive. .

Il titolo Enel, il più diffuso in Italia, con circa due milioni di sottoscrittori, è stato sempre al di sotto della parità dal giorno della quotazione nel 1999. Perché si presenta la Borsa come un investimento? 

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