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venerdì 5 agosto 2016

Ombre - 327

Rio ha scelto l’Asia, l’Europa conta poco o niente: inaugurazione e gare più seguite sono all’orario delle Americhe e dell’Asia. L’Europa e i paesi vicini del Mediterraneo devono non dormire se vogliono vedere. Anche nel medagliere, l’attesa è che l’Europa esca ridimensionata: si spiega che la Iaaf e il Cio la sospingano tra le mezze calzette, tra antidoping e pentitismo.
Forse, però, per un motivo giusto: l’Europa non paga (abbastanza) mazzette.

Grasso che tratta con Grillo per fare il dopo Renzi lui la dice “una sciocchezza”. In realtà lui già si pensava al Quirinale, e palazzo Chigi non lo sdegnerebbe. Fa per questo quello che Grillo chiede. Contro il so stesso partito, il Pd. Senza del quale, pure, non sarebbe stato nulla, forse nemmeno giudice.

La “nuovissima” Rai cambia i direttori dei tg senza nemmeno un curriculum di cortesia ai consiglieri d’amministrazione che devono approvarli, come usa anche nelle peggiori aziende. Contemporaneamente si scopre che l’attico di De Rita a Roma in Arcione è su due piani, misura 700 mq., e si vende per 12 milioni.
Sembra che nulla è cambiato in tutti questi anni. E in effetti non è cambiato. Eccetto l’informazione, tutti allineati.

Renzi tiene giornali e agenzie per il morso, con una legge (di provvidenze) per l’editoria che promette, articola, e poi rinvia? No, che c’entra?

“La Repubblica” fa quattro pagine su Rio e un supplemento speciale, e riesce a non dire a che ora si comincia, e dove e come si può vedere. Dell’inutilità del giornale?

Si ascolta la sindaca Raggi parlare della raccolta rifiuti in Campidoglio, e si resta basiti: ma ci è o ci fa? E a che fine?
Chi l’ha votata (un romano su quattro) e perché.

“Non mi arrendo”, dice Arrivabene, il patron della Ferrari in F1 dopo essere scivolato a metà classifica: le Ferrai nona arrivano più terze e quarte, arrivano – quando arrivano – quinta e sesta o giù di lì, chi corre arriva prima. “Arrivo ultimo” voleva promettere Arrivabene?

Fabrizio Roncone esce dagli studi Sky sulla Salaria, e trova “il cofano della macchina coperto da borse e rossetti di tre prostitute, origine rumena, praticamente nude”. Che per ringraziarlo si presentano: “La più grande, Ada, ha 17 anni”, dice Fabrizio. Che ha l’aria di crederci: si sa che all’Est sono sinceri, le prostitute poi.

Legge il compitino Raggi in consiglio comunale al debutto, e se ne va: “Debbo occuparmi del mio bambino”. Ma non raccoglie più applausi. Anche il compitino, letto svogliatamente, era raffazzonato, di pezzi racimolati qua e là, molte frasi e anche interi capoversi.

Si prenda la decisione violenta, l’altro venerdì, dell’Eba, l’Autorità europea per le banche. Dalla riservatezza che ha attorniava, non senza giustificazione, le banche alla  sguaiataggine: c’è un perché? Si dice in omaggio alla openness, per la necessità di fare pulizia Ma quanto è open l’Eba, quanto i suoi direttori, quanto le banche d’affari da cui provengono e di cui conservano la mentalità distruttiva, e a volte anche il posto.

Hillary Clinton parte con un handicap: una candidata presidenziale per la prima volta donna che è invisa al’elettorato femminile.


Ma la campagna elettorale di Hilary Clinton sulla guerra fredda? Non sarà stata pagata da Putin per resuscitare la Russia? O per far vincere l’Impossibile Trump?

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