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sabato 20 maggio 2017

Il mercato delle intercettazioni

Le intercettazioni si sa che sono fatte da corpi di polizia, che poi se  le “vendono”, a Procure e giornali, per i motivi più vari. Da almeno “La strage di Stato”, 1974, se non prima. Nessun cronista giudiziario è stato mai trovato in colpa, per essersi inventato le sue rivelazioni.
Questo è un fatto, ed è noto a tutti, più o meno. Ma non si rileva. Per un’ipocrisia generalizzata, dei cronisti giudiziari non solo, che ne beneficiano, ma degli organi di polizia o di giustizia concorrenti, e delle stesse vittime. E questo è inquietante.
Le intercettazioni hanno una funzione contro l’illegalità (corruzione, malaffare, delitti)? Minima. Sono un mercato politico? È possibile. Ma è oscuro. Colpisce nascondendosi, e per motivi non dichiarati.

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