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giovedì 18 aprile 2019

Ombre - 459


“E liberaci dalla vita eterna amen”: la pagana “Repubblica” celebre con Silvia Ronchey la Pasqua: “Secondo l’uomo che predicò in Galilea, e che le fonti chiamano Gesù…”. Un giornale del 1819? 

Commovente è invece la stessa “la Repubblica” che fa pagine e petizioni perché radio Radicale non sia chiusa. Il giornale che più di tutti ha tradito e avversato tutto ciò che la radio e il partito Radicale hanno rappresentato – giusto la smorfia che la sola parola provocava in Berlinguer.

Salvini che critica Raggi sembra quello che spara sull’ambulanza. Ma cosa c’è dentro l’ambulanza Roma? La metro più chiusa che aperta, sporcizia attorno ai cassonetti che nessuno svuota, sui marciapiedi e ovunque, dipendenti comunali allo sbando, vigili, uscieri, impiegati, più menefreghisti dell’immaginabile. E le famose buche. Con la pretesa di farsi pagare dall’erario alcuni miliardi di debito, senza nemmeno uno straccio di buoni propositi.

È sorprendente la finta ingenuità della sindaca. È sorprendente che sia creduta: la tigna sullo stadio non dice nulla, e la ferocia nel governo del sottogoverno? I 5 Stelle tacciono. Sapranno che non c’è nulla da salvare. Tanti criticano, ma il silenzio del partito che governa la capitale è fragoroso.

“La Var è solo tecnica, che può falsare la vita”. “La Var è un  moltiplicatore di arbitri, non un taglio”. “Più rallenti un’azione e più la cambi”. Mario Sconcerti infine, il decano dei giornalisti sportivi, capisce di che si tratta. Non c’è nemmeno bisogno di rallentare o accelerare, qualsiasi modesto regista tv cambia l’azione con l’illuminazione e il taglio. Ma il giornalismo dei “paglietti” è invincibile: si guarda “La Domenica Sportiva” e viene da soffocare. Stupidità non è. Oppure sì?

Non c’è più vita, c’è la carriera
Non c’è più dialogo, c’è il social
Non c’è più speranza, c’è l’odio
Né la curiosità o il desiderio
La timidezza è scomparsa c’è la forza
E sapere non importa, basta ghignare
Minacciare, insultare, starnazzare
Non c’è più ieri né domani, c’è l’oggi
sterile, cui mogi ci assoggettiamo.

In un mese l’Inps di Tridico, il neo presidente 5 Stelle, ha ricevuto  800 mila domande di reddito di cittadinanza, ne ha esaminate 640 mila, ne ha accolto il 75 per cento, 480 mila, le pagherà a fine aprile. In tempo per le elezioni europee il mese dopo - più 200 mila domande che verranno vagliate sempre per fine mese, saltando feste e ponti. Un miracolo. Bisogna fare elezioni per far lavorare l’Inps. Oppure distribuire soldi, magari con la scusa della povertà.

“I titoli azionari non apprezzano i governi più attivi dal punto di vista legislativo, in quanto possono cambiare le regole e creare vincitori e vinti (ciò scoraggia la propensione al rischio). Lo stallo, invece, riduce questo rischio e favorisce l’inerzia governativa a beneficio dei titoli azionari. Come sta succedendo in Italia in questo momento”, Ken Fisher, presidente di Fisher Investments, “Il Sole 24 Ore”.
Brutale ma sincero: il segreto del governo minimo, o instabile, comunque “in stallo”  – la contro-governabilità, direbbero Carl Schmitt e il professor Miglio paleo leghista.

Alonso e Vettel hanno vinto molto, anche con team di terz’ordine. Poi, alla Ferrari, non hanno vinto nulla. Ci sarà un motivo.

 “Sono fragile”, confida Louis Garrel, marito di alcune mogli importanti, e regista fi film anche di successo: “Ci sono giorni in cui mi sembra di averla inventata io, l’ansia”.

Dopo gli esercizi spirituali di modesti, per quanto giganteschi, politici del Sud Sudan in guerra fra di loro, il papa si butta a baciarne i piedi. Si butta per modo di dire, ha problemi a piegarsi, peggio  a rialzarsi. Sembra uno sketch comico, e lo è: non c’è bisogno dell’anticlericalismo, provvede il francescanesimo finto del papa gesuita.
I politici sudanesi sono capataz di eserciti del nulla, che si combattono per nulla – non c’è niente per cui combattere nel  Sud Sudan: guerrieri duri e puri.

I politici del bacio di Francesco sono i giganti nubiani che Leni Riefenstahl, la regista del nazismo,  amava immortalare. Sulla regista attempata il loro fascino si può capire. Ma sul papa Franncesco, che visto la domenica di persona in piazza san Pietro è vispo e contento, nient’affatto preoccupato?

Inquinamento da carte e cartoni? Sembrerebbe impensabile ma a Roma c’è. Carta e cartoni, il materiale più facilmente e da lungo tempo riciclato, si raccolgono a Roma ogni due, tre mesi, dopo aver svolazzato fuori dai cassonetti, per strada, sui marciapiedi, dentro gli androni. Non inquinano propriamente, non sprigionano sostanze malefiche, ma marciscono e sporcano. A opera dell’appaltatore (ong? cooperativa?) che si è sostituito a Mafia Capitale, dopo averla denunciata.
Ci saranno anche questi appalti nello scontro tra la sindaca e Bagnacani, amministratore delegato, ex, di Ama?

Giulia Bongiorno , avvocato di celebri assoluzioni, già deputato di Alleanza Nazionale, ora senatore della Lega, può dichiarare a “la Repubblica: “Non sono una donna di destra”. Ha anche imposto il controllo dei dipendenti pubblici con le impronte digitali: una misura di libertà.

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