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sabato 22 giugno 2019

I figli al supermercato


Una novella tutta al femminile, su una clinca di lusso create da investitori ardimentosi e avidi  per la produzione di figli in surroga. Con molto razzismo sottostante. Quale si presume dell’avida finanza – Ramos è un’americana di origine filippina  ex redattrice di “The Economist” a Londra e poi banchiera d’investimento. Ma anche tra donne.
Me You, giovane imprenditrice cinese laureata alla Harvard Business School, gestisce la clinica in un’ottica di “sviluppo”: più nascite, più care. Con madri possibilmente “non nere”, che incentiva meglio. Non cattiva: alla fine prenderà una filippina, madre surrogata per bisogno che però non è riuscita a risolvere il suo problema, come bambinaia di suo figlio, fornendola di un alloggio dove potrà crescere la sua propria figlia senza doversi più “affittare”.
Un “caso” più che un racconto, anche se diversi destini femminili si intersecano. Di uno squallido supermercato della generazione umana, benché costoso. Proposto come un caso di “lotta di classe femminile”, nel ventre della donna. Ma attraente come una sorta di futuro tra noi, o di un’umanità comunque prossima futura, dei ricchi che si pagano i figli. Una “Guerra dei mondi” autogena, per disseccamento.  
Joanne Ramos, The Farm, Bloomsbury, pp. 336 € 14,55

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