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domenica 16 giugno 2019

Di che parliamo quando parliamo di Europa

“Migranti, il trucco tedesco. Sedati e spediti in Italia” è l’apertura a tutta pagina oggi di “la Repubblica”. Che ne fa uno scandalo grave: duemila, tremila, diecimila, non si sa quanti sono stati rispediti con questo trucco in Italia dall’angelica Merkel.
“La Repubblica” curva la sua scoperta contro Salvini, in linea con la sua propria linea. Non sa privarsi della scoperta del “trucco tedesco”. Ma poi dice che è tutta colpa della politica restrittiva di Salvini: che i rimpatri costano, che i rimpatri non si possono fare (ci vogliono molti aerei, gli pseudo-rifugiati fanno causa), che gli altri paesi europei non si prendono i rifugiati, e quando proprio devono poi li cacciano. E quindi niente, bisogna solo prendersi tutti gli africani che sbarcano?
Forse “la Repubblica” vuole solo alzare una palla a Salvini – non sarebbe una novità nella storia di questo giornale, lo scandalismo non è fine a se stesso. Una palla molto utile nel momento in cui la tedesca Sea Watch si ripresenta a Lampedusa a sfidare il capo della Lega, che già due italiani su cinque votano. Ma non è una bella faccia dell’Europa che si presenta. Nel momento in cui più se ne avrebbe bisogno. Non da veri europeisti, invece che da amici del giaguaro – speculatori, catastrofisti.

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