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martedì 21 aprile 2020

La favola dei miti antichi

Cura, nell’attraversare un fiume, vide del fango argilloso, lo raccolse pensosa e cominciò a modellare un uomo; mentre stava osservando ciò che aveva fatto, arrivò Giove. Cura gli chiese di dar vita alla statua e Giove la esaudì senza difficoltà; ma quando Cura volle dargli il proprio nome, Giove glielo proibì e disse che doveva dargli il suo. Mentre Giove e Cura discutevano sul nome, intervenne anche Tello, dcendo che la creatura doveva avere il suo nome, poiché era stata lei a dargli il corpo. Elessero a giudice Saturno, che a quanto pare diede un parere equo: «Tu, Giove, perché gli hai donato la vita ...... ne riceverai il corpo! Cura, poiché per prima lo ha modellato, lo possegga finché vive; ma visto che è sorta una controversia a proposito del nome da dargli, lo si chiami uomo, poi che è fatto di humus!». In questa favoletta c’è il primo approdo di Heidegger, nella sua ricerca dell’essere – come spiega in nota a “Essere e tempo”.
La raccolta di favole, del poligrafo ispano-alessandrino che sarebbe stato il bibliotecario di Augusto, resta una godibile narrazione dei miti greco-romani. Chiara per una volta, memorizzabile. Dando ad essi un senso e un esito. A cominciare dalle genealogie, solitamente intricate, qui invece lineari, in apertura della raccolta, e poi in ogni favola.
Caio Giulio Igino, Favole free online

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