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martedì 15 febbraio 2022

Appalti, fisco, abusi (217)

Traffico ridotto per i lockdown, meno incidenti, ma Rca in aumento. È la conclusione del management UnipolSai: il “ritocco” delle tariffe è “inevitabile e improcrastinabile”. Di logica, si potrà dire d’ora in poi, “unipoliana”. Ma ben possibile stante l’acquiescenza di Ivass, l’autorità di vigilanza.
 
Il “ritocco inevitabile” del direttore generale di UnipolSai Laterza è necessario – lo dice lui stesso -  per accrescere la redditività rispetto agli obiettivi del piano triennale. Per partecipare – sottinteso – con spalle robuste al risiko bancario. E questo devono pagarlo gli assicurati?
 
Arriva la bolletta del gas del bimestre dicembre-gennaio, con la crisi energetica in corso, e costa meno, molto meno, che due anni fa, a dicembre 2019-gennaio 20220, a parità di consumi. Il gas costa lo stesso, 0,36 euro al mc. E così pure l’inverosimile “Spesa trasporto e gestione contatore” – si paga la “gestione del contatore”, cioè leggere quattro cifre. Ma il “totale imposte e Iva” si riduce di ben 47 euro. E le spese per “oneri di sistema”, il contributo che si paga ai signori dell’elettricità “verde”, da 12 a 4,6 euro.
 
In una classifica che premia le banche di settore, piccole e anche minime, prima fra le banche commerciali nella graduatoria della Vigilanza Bce viene Credem, la banca di Reggio Emilia - all’undicesimo posto nel rapporto Mediobanca per attivo tangibile. Seguita al 17mo posto da Mediobanca, al 28mo da Unicredit e al posto successivo da Intesa. Un sistema bancario solido, lo dice il direttore della Vigilanza Bce, Enria. Ma Deutsche Bank, la maggiore in Germania e una delle maggiori in Europa, viene all’82mo posto, poco prima del Monte dei Paschi (86), e di Carige, che ora si vende a un euro – con una dote pubblica di 530 milioni, liquidi.

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