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domenica 20 aprile 2014

A che gioco giocano gli Usa

Impegnare la Nato in una guerra civile sembra cervellotico. A fianco per di più di un esercito che la Nato non controlla - nel Friuli ancora hanno vivi i ricordi non benevoli degli ucraini in guerra. Contro la metà russa della popolazione, quella confinante con la Russia.
Tutta la politica estera americana dopo la caduta del Muro appare cervellotica. A meno che non mascheri una strategia di contenimento dell’Europa, una delle tante sfide alla temutissima “fortezza Europa” - che si temeva diventasse la prima, o la seconda , economia mondiale. In Siria, dopo varie accelerazioni della locale guerra civile, ora gli Usa scopertamente trescano con l’Arabia Saudita per abbattere il regime. E perché l’Arabia saudita deve abbattere il regime siriano? È più democratica della Siria? O i qaedisti che rapiscono i giornalisti a frotte, banditi di strada.
Washington arma, psicologicamente e militarmente, i vicini della Russia, per che fare? Fino al passo falso di armare, nell’opinione e nei rifornimenti, i ceceni, per ritrovarseli terroristi in casa, con le bombe alla maratona di Boston. Anche il Gie algerino, che fece scempio dell’Algeria una ventina d’anni fa, aveva sede negli Usa, a Chicago.

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