Cerca nel blog

domenica 24 agosto 2014

Cosa vuole Draghi lo dice la Bundesbank

Cosa vuole Draghi si trova scritto, prima, negli studi e i bollettini della Bundesbank. Oggi non si sa se Draghi è quello che dice “Il Sole 24 Ore”, col ministro Padoan, in procinto di rilanciare l’economia. Oppure quello che assicura Martin Feldstein, che Draghi ha ascoltato anche in privato, che non farà nulla. È come dice Feldstein: non ci sono novità. Perché è come dice la Bundesbank.
Nel 2014, con la recessione che non è più solo un peccato dell’Italia ma minaccia la Germania, Francoforte è sempre per l’austerità, Bce e Bundesbank unite nella lotta. Il credito è troppo facile. L’euro non è troppo forte. Ci vuole rigore nella spesa. E naturalmente bisogna “fare le riforme”. Una politica monetaria suicida, che Angela Merkel, che l’ha voluta in passato a fini concorrenziali, per stringere il cappio a qualcuno, ha difficoltà a dismettere. Il resto del mondo va forte in questo 2014, la Ue no, e non si vede rimedio.
Questo del “fare le riforme” senza dire quali fa pensare alla stupidità – al burocraticismo – più che all’errore.
Cosa sono le “riforme”? Chiudere gli ospedali? Chiudere la scuola? Vendere la pubblica amministrazione, anzi no, darla in comodato? Draghi, che ha fatto le privatizzazioni vent’anni fa a beneficio dei privati, magari ci pensa, ma non è uno stupido.

Nessun commento: