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domenica 1 marzo 2015

E io chi sono?

Venerdì il capomastro ai Ronchi segue con la cazzuola, con la mano destra, la colata di cemento armato per il muretto di cinta che il Comune e i Carabinieri hanno richiesto, per il decoro pubblico e contro i ladri, mentre con la sinistra risponde al cellulare. Sabato a Bagno Vignoni, al ristorante dell’albergo Posta di fronte alla piscina termale, l’idraulico di Pistoia chiude sbuffando sdegnato il cellulare, “non se ne può più”, dopo aver risposto freneticamente che è in vacanza. Da un lato fa piacere, che il muratore e l’idraulico siano più richiesti del primario. Non fosse per il dubbio: non evaderanno l’Iva e l’Irpef?
Domenica il capomastro parte in vacanza sul Mar Rosso, lasciando il lavoro a metà. Lunedì la colf a ore viene con Suv Bmw. Forse non paga il bollo, in Germania non usa, magari anche al suo Paese, ammesso che sia di seconda mano, ma il Suv è immatricolato in Italia. O perché è alta, ben fatta, giovane, procace, con gli occhiali della miopia. Ma è una seria, ha imparato subito l’italiano, non dev’essere una che fa secondi lavori.
La lavandaia a Roma ha invece problemi con i nipoti. Che quest’anno, è il secondo o terzo anno ormai, non possono fare le vacanze d’inverno ai Caraibi – o alle Maldive? Alcuni di loro, gli uomini, che ci portano i figli, anche per familiarizzarli con la nuova compagna. Le donne invece, specie le separate, ne approfittavano per la crociera. Che ora potrebbero pure permettersi, molte crociere si vendono a prezzi convenienti, ma non con tutte le comodità. Lei un po’ ne è orgogliosa, un po’ è perplessa: “Papà mio faceva lavori saltuari”, riflette, non aveva un mestiere: “Io e i miei fratelli siamo stati messi in collegio”, ai sette-otto anni, “per avere una refezione regolare, per evitare le malattie, allora c’era la tubercolosi”. In collegio, cioè all’orfanotrofio - dalle suore, come se fossero orfani.
A Roma la colf a ore non verrà per qualche mattina. Deve andare al san Carlo, dove si toglie le zampe di gallina. Il San Carlo è un ospedale. La blefaroplastica gliela praticano all’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica e Maxillofacciale, per cisti e lesioni osteolitiche, un reparto di grande sicurezza. 

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