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mercoledì 4 marzo 2015

Meglio Boccaccio di Petrarca

Una riscrittura che misura a contrariis la potenzialità narrativa del pastiche, pedante e non creativa. Fin dal titolo, raddoppiato, con la morale incorporata. Un’operazione doppiamente pedante, il volgare Petrarca nobilitando nel latino (di pedanteria tripla, per il latino inespressivo? La traduzione di Antonietta Bufano migliora molto…).
La riscrittura è della novella di Boccaccio che chiude il “Decameron”: le angherie inflitte dal marchese di Saluzzo per saggiare l’obbedienza della sposa. Che nell’originale conserva la sua immoralità, mentre Petrarca la vuole esemplare. Chaucer, che affermava di avere appreso la novella dallo stesso Petrarca a Padova, l’ha incorporata nei “Tales” con ben altra vivacità.
Petrarca, De insigni obedentia et fide uxoria, free online, con trad..

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