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giovedì 26 novembre 2015

Francesi, meno lamenti

Un paese di formiche, presuntusose, che la “formidabile evacuazione” di una vescica “annega indifferentemente”. Un paese di “Gerarchie” – “conosci tu il paese dove fiorisce la Gerarchia?”, una semplice citazione lo disegna. Un paese in realtà di colline, ognuna con la sua Gerarchia, ma “piccole, di panzoni superiori”.
Rémy de Gourmont, il primo bibliotecario narratore, dopo Nodier in realtà ma prima di Borges, sodale di Jarry nello spirito ubuesco, non ne può più del revanscismo, e nel 1891 sbotta, creando un caso. Più per il tono altezzoso che per gli argomenti. Che però non mancano. Contro la speculazione politica, sui sentimenti offesi dei cittadini e sulle loro borse. In lode dei tedeschi, perché no, una sconfitta deve essere pure accettata. Contro i concittadini lagnosi e chiusi, che maltrattano Wagner, dopo la musica italiana, e non vogliono i tedeschi in pellegrinaggio. E poi: se l’Alsazia-Lorena è perdita irreparabile, che la Francia ha sottratto alla sua germanicità e riconvertito forzosamente alla francofonia, perché non rivendicare la Vallonia belga o il Vaud svizzero, tanto più francesi, o il Canada e le isole della Manica?
La Francia ha frequenti scoppi d’indignazone. Fino a qualche anno fa a tinte scioviniste - c’è solo la Francia al mondo. Di fronte ai problemi, specie alle sconfitte, non ragionare ma montarsi. Uno di questi momenti fu nel 1891, a vent’anni dalla perdita dell’Asazia-Lorena alla Germania di Bismarck, un’ondata di rivendicazionismo. O fu quello comunque il momento in cui Gourmont s’indignò a sua volta, da buon francese, decidendo di scrivere e pubblicare questo esercizio di feroce ironia. Autore già acclamato di “Sixtine ou le Roman de la vie cérébrale”, il romanzo simbolista del suo grande amore Berthe de Courrière, alla quale, pur convivendoci, scriverà lettere appassionate, il visconte de Gourmont a 33 anni è bello e sfottente, non ancora sfigurato dal lupus vulgaris, la tubercolosi della pelle, che sta per attaccarlo al volto. Una nemesi?
Rémy de Gourmont, Le joujou patriotisme, Mille-et-une-nuits, pp. 60 € 2,60

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