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domenica 29 novembre 2015

L’Aspromonte è sacro

“L’Aspromonte è l’ascesa di un percorso fisico e mentale” – e culturale. Su questa premessa Alfonso Picone Chiodo, una vita di camminate per la Montagna, ex presidente del Cai di Reggio Calabria, ripercorre i sentieri per illustrate i tanti monumenti storici, bruzii, greci, bizantini, che incontra sui picchi e nelle vallate: chiese, monasteri, castelli, torri, ponti, ponti, per toponimi evocativi (porpàtima è il cammino in grecanico) di un luogo religioso e quasi sacro, oltre che popolato..
Una scoperta? Sì perché la Montagna è stata assunta a covo di briganti e banditi. Aggredita: da mafiosi, guardie e media, da forestieri e locali, anime pie, forse, ma ignoranti. Il bosco sul mare, luogo di miti, culti, e rifugi, è diventato una tetra prigione. La Montagna per fortuna è indistruttibile, diversamente dalle altre locali realtà, e Picone Chiodo lerertisutice dignità semplicemente camminandola, con l’ausilio di poche foto, e storicizzando i luoghi che a mano a percorre. Con l’ausilio di Franco Mosino e Domenico Minuto, due “volontari” della storia locale (non ha altri officianti), di sterminata cultura.
Commovente è uno degli ultimi itinerari, alla chiesetta di San Leo ad Africo Vecchio. Ridotta a luogo di stupidità e abiezione l’anno scorso dal film Rai “Anime nere”.
Alfonso Picone Chiodo, Porpàtima. Cammina sui sentieri greci, Edizioni Apodiafazzi, pp. 101, ill. € 15

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