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giovedì 8 febbraio 2018

Europa, Europa

Era al punto uno della lunga trattativa per formare il nuovo governo, e c’è rimasto: il rilancio dell’Europa. Il governo Merkel-Schulz nasce con questo obiettivo principale.
Il preambolo dell’accordo enumera punti concreti della iniziativa di rilancio. Il rinnovo del trattatro dell’Eliseo del 1963, o dell’asse franco-tedesco. Che si dovrebbe rafforzare attraverso la Pesco, una politica estera e di difesa comune. Il rafforzamento della solidarietà, con “un contributo maggiore della Germania al bilancio Ue”. La trasformazione dell’Esm, il fondo di salvataggio bancario, in un Fondo monetario europeo, controllato dal Parlamento. Una maggiore “convergenza sociale” attraverso le “rifoeme strutturali” e la “responsabilità di bilancio”, in vista di “un rilancio degli investimenti nell’eurozona”.
Il primo capitolo dell’accordo di governo è intitolato “Europa”: “L’Europa deve prendere più di prima il suo destino nelle sue mani”. A  fronte della revisione in atto delle priorità Usa, e dell’attivismo cinese (economico) e russo (militare).

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