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martedì 20 febbraio 2018

Quanto è ricco l’online a Napoli

Novecento ore di “girato”, sui De luca, meno quelle di sonno, fanno due mesi di girato ininterrotto. Questa è la sola buona notizia. Un operatore in America, dove queste cose sono pubbliche, costa 200 euro al giorno, per otto ore. Due operatori al giorno, per le sedici ore da svegli, 400 dollari. Ammettiamo che a Napoli si paghino la metà, la città è piena di operatori disoccupati, fanno 12 mila dollari. Non è molto ma non è poco – i siti pagano i giornalisti 20 euro al giorno, quando li pagano. Poi c’è il camorrista assoldato, che gira l’Italia e fa incontri segreti, qualche migliaio di euro anche lui li avrà voluti. Come rimborso spese, certo, l’informazione è sacra, è l’anima della democrazia. Questo è il solo aspetto consolante della vicenda:  un sito online che fa soldi. Una grande notizia.
Poi, cominciano le brutte. 900 ore di “girato” per incastrare De Luca o i suoi figli sono una trappola lungamente tesa al partito Democratico, in chiave elettorale. Dalla destra fascista. Perché Fanpage, il sito che ha realizzato l’impresa, è di sinistra: sue colonne sono Sandro Ruotolo, ex “Manifesto”, e Diego Fusaro, il filosofo di cui sono indimenticati i dialoghi con Valentina Nappi, altra filosofa di “Micromega”. E chi si ritrova a paladino? Il capo degli incorruttibili di sinistra, Grasso – l’indimenticabile Ingroia resuscitato, un po’ più florido, e senza barba. Ma nasce e si colloca a destra.
Di destra dichiarata sono del resto i giudici che hanno ispirato il lungo girato, Woodcock e Carrano. Poi si dice che il fascismo e morto - si potrebbe allertare “Chi l’ha visto?” Woodcock e Carrano naturalmente non sono fascisti, oggi è proibito, ma di quelle parti lì. Noti a Napoli per usare le maniere forti negli interrogatori, come usavano gli sbirri. Con la famosa Arma di Carabinieri napoletani, da Auricchio a Scafarto.

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