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domenica 21 aprile 2019

L’ora del comico in Ucraina


Ucraina saldamente europea, a giudizio dei nostri analisti politici, anche nelle mani del comico Zelenko. Dopo quelle di Timoshenko, la bionda della rivoluzione arancione, condannata per molteplici reati, e del presidente uscente Poroshenko, al centro di troppi imbrogli. Non che l’intermezzo filo-russo tra i due sia stato migliore. Il famoso Yanukovich filo-Putin era infatti un anti-Putin, ma non per questo meno corrotto degli altri: era stato in prigione prima per delitti comuni, ed è ricercato dopo – avendo lasciato a Kiev un palazzo di marmi, cristalli, scaloni e sculture d’oro.
L’Ucraina, per conto della quale la Ue combatte una guerra commerciale costosa con la Russia, si conferma al voto un paese al meglio complesso. Cosa il comico Zelenko potrà cambiare nessuno lo sa, anche se ha avuto tre voti su quattro, un plebiscito. Di fatto è un paese abbondantemente russo, quindi con le caratteristiche culturali-politiche russe, limitative. Lo è etnicamente per metà, e linguisticamente e religiosamente per l’altra metà, anche se alcuni vescovi provano a staccarsi dal patriarcato di Mosca - pensano di avere vita migliore tra i laiconi di Bruxelles?

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